19 Luglio 2025
Oggi, a distanza di 33 anni dalla strage di via D'Amelio, la nostra comunità scolastica si unisce nel ricordo e nella riflessione. Il 19 luglio 1992, il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta – Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e Emanuela Loi – persero la vita in un attentato mafioso che scosse profondamente la coscienza del nostro Paese.
La nostra scuola, che porta con orgoglio il nome di Emanuela Loi, prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio in un attentato di mafia, sente forte la responsabilità della memoria. Emanuela aveva solo 24 anni, un’età vicina a quella dei nostri ex alunni, ma dentro di sé portava coraggio, senso del dovere e amore per la giustizia. La sua scelta di servire lo Stato, fino all'estremo sacrificio, è un esempio che continua a parlarci con forza.
Ricordare significa non dimenticare, ma anche scegliere da che parte stare. La memoria di quella strage ci impone ogni giorno un impegno: educare alla legalità, coltivare il rispetto, alzare la voce contro ogni forma di violenza e sopraffazione. I nostri studenti, il nostro personale e le nostre famiglie sono parte viva di questo impegno, perché la scuola è il primo luogo in cui si costruisce una società più giusta.
Nel silenzio che oggi dedichiamo a Emanuela e ai suoi colleghi, si rinnova una promessa: la loro morte non è stata vana, e il loro ricordo sarà sempre un seme di giustizia nelle nuove generazioni.
IL Dirigente Scolastico
Il Corpo Docente
Tutti i lavoratori dell’I.T.E.T. “Emanuela Loi”