Legalità

19 luglio 1992-19 luglio 2022

Il nostro Istituto ha celebrato il venticinquennale dell’Intitolazione della scuola ad Emanuela Loi, prima donna poliziotto  in servizio di scorta, morta con  il giudice Paolo Borsellino.
Lo abbiamo fatto attraverso il convegno “Le loro idee camminano sulle nostre gambe”, dedicato anche alla commemorazione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, che si è tenuto nello scorso Aprile 2022.

Nella stessa giornata alcuni spazi della scuola, attraverso l’affissione di una serie di targhe toponomastiche, realizzate dagli alunni del corso di Grafica e Comunicazione, sono stati dedicati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Rita Atria, Peppino Impastato, Giancarlo Siani e Carlo Alberto Dalla Chiesa; i nostri alunni hanno realizzato, anche,  una serie di murales sempre dedicati alle vittime della violenza mafiosa.
Ancora, sempre nel corso dell’evento di aprile abbiamo presentato il nuovo logo della nostra Istituzione scolastica, realizzato attraverso la rielaborazione della firma olografa di Emanuela Loi.
Sia per il Convegno, “Le loro idee camminano sulle nostre gambe”, che per gli altri percorsi di legalità attivati in questo anno scolastico, l’Istituto Tecnico Economico “Emanuela Loi” di Nettuno, è stato premiato attraverso la custodia del Commentario al Codice penale appartenuto a Giovanni Falcone.
In occasione del trentennale della strage di via D’Amelio, la nostra comunità scolastica, ha voluto fortemente partecipare al concorso bandito dal MIUR e dal Centro Studi Paolo e Rita Borsellino “Quel fresco profumo di libertà”.

Fermamente convinti che  all’interno della scuola, questi percorsi, promuovono la formazione del cittadino e la conoscenza dei principi e dei valori della costituzione, ed hanno come obiettivi principali la diffusione della cultura delle regole, la cura delle Istituzioni democratiche e della promozione dei valori della democrazia.
Dedichiamo la partecipazione al Concorso “Quel fresco profumo di libertà alla memoria di tutte le vittime della mafia ed in particolare a Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina e Vincenzo Li Muli, nell’anniversario della terribile strage in cui hanno perso la vita.
La proclamazione dei vincitori della competizione avverrà il 19 luglio 2022 alle ore 12.00 nel contesto di una diretta streaming organizzata dal Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, presso la via Mariano D'Amelio, dinnanzi l'albero di ulivo piantumato nella voragine lasciata dall'autobomba.

Sarà possibile anche seguire la proclamazione delle opere vincitrici attraverso la pagina Facebook del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino al seguente indirizzo web:
https://www.facebook.com/centrostudi.paoloeritaborsellino

Nettuno 19 Luglio 2022                                   

Il Dirigente Scolastico
Dott. Gennaro Bosso


Emanuela Loi: eroina moderna

Il 19 luglio 1992 in via D'Amelio a Palermo, rimaneva vittima di un attentato mafioso Emanuela Loi, agente della scorta del magistrato Paolo Borsellino. Oggi in occasione del 29esimo anniversario della sua morte ricordiamo il sacrificio di una ragazza entrata in Polizia da giovanissima e che ha compiuto il suo mestiere con impegno e coraggio e il coraggio che ha contraddistinto Emanuela merita di non essere dimenticato.

Il Giudice Borsellino,  conoscendo i rischi che correva insieme agli agenti della sua scorta, aveva esortato paternamente quella ragazza, vedendola così piena di vita e così entusiasta del suo lavoro, a cambiare servizio. Ma lei aveva gentilmente risposto di no: proteggere il giudice era il suo compito e Lei lo avrebbe assolto fino in fondo.
Ecco: questo senso del dovere così alto e così genuino, questo esercizio coerente e consapevole della virtù si chiama EROISMO. Ed è questo esempio di coraggio, di lealtà che nostri studenti vogliono ricordare.

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Il codice di Giovanni Falcone

Coinvolgente mattinata di impegno antimafia, lo scorso 19 Maggio alla Sala Sinopoli del Parco della musica di Roma, con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e più di 1500 studenti delle scuole del Lazio, insieme per ricordare Giovanni Falcone a pochi giorni dal trentennale della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992, ma anche la strage di Via D’Amelio, avvenuta nello stesso anno, in cui morì il giudice Borsellino inseme a tutta la sua scorta. Di quella scorta faceva parte anche la giovane agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, alla quale è intitolato il nostro Istituto a Nettuno.

E’ stato un incontro di riflessione e conoscenza per tanti giovani che di quegli eventi ancora non sapevano molto. Un grande ed emozionante appuntamento durante il quale il Liceo “Edoardo Amaldi” di Roma ha consegnato al Preside del nostro Istituto il Codice di leggi appartenuto a Giovanni Falcone.La scuola superiore di Nettuno è stata scelta per questa importante "staffetta" in quanto si è distinta per aver attivato una serie di percorsi didattici dedicati alla legalità ed alla lotta alle mafie.

ll Dirigente del nostro Istituto, dottor Gennaro Bosso, ricevendo in custodia il Codice appartenuto a Giovanni Falcone ha detto:

“Abbiamo organizzato una serie di eventi anche celebrativi dedicate alle vittime innocenti delle mafie, ho avuto il piacere di conoscere Claudia Loi, la sorella di Emanuela a cui è intitolata la nostra Istituzione Scolastica e sono rimasto commosso dalla sua testimonianza. 
Onoreremo il Codice di Giovanni Falcone con tante nuove iniziative che metteremo in atto. Anche l'intitolazione ad Emanuela Loi del nostro istituto  ci spinge a continuare su questa strada. Viviamo e operiamo in un territorio dal contesto difficile, continueremo a fare memoria, a ricordare le vittime innocenti della criminalità organizzata. Abbiamo un potenziale molto forte, rappresentato dai nostri ragazzi e  da tutti i ragazzi che oggi sono presenti qui nella sala riusciremo a vincere e proseguiremo a  scandire con forza i principi della legalità e della Costituzione”.

La bella mattinata si è conclusa con una straordinaria performance musicale offerta da Roy Paci che ha saputo coinvolgere tutti i presenti.


Le loro idee camminano sulle nostre gambe

Si terrà l’8 Aprile, dalle ore 10,30, presso l’Istituto Tecnico Economico “Emanuela Loi”, un convegno di carattere celebrativo, con il Patrocinio dell ‘Osservatorio Tecnico Scientifico per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione della Regione Lazio. Titolo dell’iniziativa è “Le loro idee camminano sulle nostre gambe”; l’appuntamento è dedicato alla figura di Emanuela Loi, prima agente di polizia donna a morire per mano della mafia a fianco al giudice Paolo Borsellino e chiude una serie di iniziative e di incontri sul tema della legalità, a trent’anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Sarà anche l’occasione di festeggiare i 25 anni dall’Intitolazione dell’Istituto, che non si sono potuti celebrare a causa della pandemia da Covid 19.

Il Dirigente Scolastico, dott. Gennaro Bosso, dice: “la nostra scuola è stata intitolata ad Emanuela Loi nell’ anno scolastico 1995/1996, avemmo voluto degnamente commemorare i venticinque anni dall’intitolazione ma, la pandemia c’è lo ha impedito, così abbiamo legato l’iniziativa che avevamo pensato con il trentennale delle stragi e della primavera di Palermo, che segui quegli eventi.  Ci è sembrato il modo migliore per ricordare queste donne e questi uomini insieme a tutte le vittime innocenti delle mafie è non venir meno all’impegno del ricordo e della testimonianza.
L’8 Aprile, alcuni spazi della sede scolastica saranno intitolati a vittime delle mafie, con l’affissione di una serie di targhe toponomastiche realizzate dagli alunni del corso di Grafica e Comunicazione, ed ancora saranno inaugurati una serie di murales sempre dedicati alle vittime della violenza mafiosa”.

L'iniziativa del convegno chiude tutta la serie di incontri e testimonianze di cui sono stati protagonisti parenti delle vittime della criminalità organizzata, giornalisti e criminologi, forze dell’ordine.

Gli eventi di testimonianza sono stati organizzati dalla Commissione Legalità della scuola, coordinati dalla Professoressa Francesca Tammone. 

“I percorsi della legalità, in una scuola intitolata alla prima donna poliziotto a morta per mano della mafia, devono essere privilegiati e fortemente approfonditi”- dice la professoressa Tammone, che conclude: “Con il mio Dirigente Scolastico e con i miei preziosi colleghi che sono intervenuti nel progetto abbiamo voluto creare una serie di approfondimenti ed iniziative che, sono state messe in atto in tutto l’anno scolastico e sono testimoniate anche dai tanti articoli scritti dai ragazzi sul blog giornale dell’Istituto”. Parteciperanno al Convegno, Claudia Loi, Gianmauro Siani, il Presidente Patrocinio dell ‘Osservatorio Tecnico Scientifico per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione della Regione Lazio Giampiero Cioffredi, la Presidente della IX Commissione della Regione Lazio Eleonora Mattia, la Consigliera Regionale Marta Bonafoni, La Dirigente del Commissariato di Polizia di Anzio, dott.ssa Angela Spada, la Criminologa Flavia Fiumara, Fabrizio Marras dell’associazione “Reti di giustizia” ed Eros Razzano dell’associazione Culturale Cineclub “La dolce vita”.

La locandina dell’Iniziativa è stata realizzata da Peter Patrick alunno della classe terza sezione A del Corso di Grafica e Comunicazione.

L’evento a causa delle norme di protezione dal Covid 19 è  numero chiuso e partecipazione ristretta, sarà disponibile in diretta streaming e sul canale youtube della scuola .(I.T.E.T. Emanuela Loi Nettuno)

In libera uscita


"Io, Emanuela"

   
In occasione della “XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti di Mafia” l’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio ha organizzato, insieme a Libera, la messa in scena del monologo teatrale “Io Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino” il 21 marzo alle ore 21.00 allo Spazio Rossellini di via della Vasca Navale 58  a Roma.
“Io Emanuela” (regia di Sara Poli per Progetti e Regie, in scena Laura Mantovi) è la storia di Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino morta con il giudice di Palermo e con Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina nell’attentato del 19 luglio 1992 in via d’Amelio.
Lo spettacolo, tratto dal libro di Annalisa Strada, narra in prima persona la storia di Emanuela Loi, una ragazza come tante altre, una ragazza che alla fine degli anni ’80 sta costruendo il suo futuro. La giovane poliziotta di origini sarde avrebbe potuto restare una persona anonima, una delle tante persone che ogni giorno scelgono il proprio lavoro, crescono, invecchiano. E invece no, è entrata nella storia, perché perse la vita poco più che ventenne nell’attentato a Paolo Borsellino, nella strage di via d’Amelio, insieme al giudice e ad altri quattro colleghi.
Il Presidente dell’osservatorio per la Sicurezza e la Legalità, Giampiero Cioffedi, in apertura dell’iniziativa, ha salutato la delegazione degli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Emanuela Loi” con i docenti presenti allo spettacolo. La partecipazione del nostro Istituto si inserisce in un percorso didattico intrapreso nell’ambito del progetto sulla legalità “Le loro idee camminano sulle nostre gambe” il cui evento conclusivo si svolgerà l’8 aprile prossimo.

Gli studenti della Loi incontrano Paolo Siani

Lunedì 7 marzo, presso il nostro Istituto, si è svolto un interessante incontro che ha visto protagonisti alcuni degli studenti del Dipartimento di Grafica e Comunicazione che hanno avuto la possibilità di intervistare Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani giornalista ucciso a soli 26 anni dalla camorra.
Dopo la visione del film Fortapàsc di Marco Risi, i ragazzi hanno preparato delle domande che hanno posto al fratello del giornalista assassinato.
I giovani “reporter” hanno così avuto l’opportunità di conoscere ancor di più attraverso le parole toccanti di Paolo Siani, la storia di un professionista serio che faceva il proprio dovere, che non aveva paura di raccontare la verità: un ragazzo allegro, brillante, che a bordo della sua Mehari verde sfidava a viso aperto il malaffare. Riguardo l’iniziativa Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso, ha detto: “È stata una bella mattinata intensa e proficua, una piccola semina di speranza con la certezza che questi ragazzi si impegneranno nel nome di Giancarlo”.
L’evento si inserisce in un percorso didattico intrapreso nell’ambito di una serie di percorsi didattici sulla legalità attivati dall’Istituto. Soddisfatto il Dirigente Scolastico, dott. Gennaro Bosso,  che ha fortemente voluto l’iniziativa, che ha dichiarato: “Nonostante la pandemia, ci stiamo spendendo molto per la diffusione dei percorsi di legalità, ci ha fatto immensamente piacere avere un testimone diretto della vicenda legata ad un giornalista libero, ucciso dalle mafie per non aver avuto paura di descrivere, nei suoi articoli, le malefatte della criminalità organizzata, colgo l’occasione per ringraziare Paolo Siani per la sua disponibilità e per le sue parole emozionanti e vive  che ci hanno fatto conoscere e ricordare una storia ed una persona che con il suo operato è un esempio per le nuove generazioni“.